Alla scoperta delle salite più belle della Lombardia
Capita che, tornata dalla Spagna post Covid-19, vuoi rivedere un po’ alla volta tutti gli amici, dei quali molti sono ciclisti. E allora organizzi un sacco di pedalate e senza allontanarti troppo da casa ti ritrovi senza aspettartelo a pedalare fra le salite più belle della Lombardia.
Sulle cime più belle del bresciano e della Lombardia
“Questo weekend vengo a trovarvi”
“Va bene, noi si va a fare Passo Crocedomini e Passo Maniva”
“Hai detto PASSO? Allora non posso mancare!!”
E con questi presupposti è iniziato il mio weekend nel bresciano per andare a trovare degli amici conosciuti durante il mio viaggio in bici sulle Alpi.
Il giro che mi propone Marcello è un grande classico di quelle zone, mi racconta che lo fanno una volta l’anno: sono circa 150km e 2700m di dislivello. Ormai mi piace superare i miei limiti, sopratutto se si tratta di pedalare in montagna, quindi accetto senza nemmeno pensarci troppo.
Il percorso
La partenza è alle 6.30. Meglio approfittare delle ore più fresche della giornata che si prospetta piuttosto lunga e impegnativa.
Noi partiamo da Nave, un paese a circa 10 km da Brescia.
Dopo un breve tratto pianeggiante, inizia una prima breve salita (per breve intendo meno di 10km!), che dopo una fredda discesa ci conduce al lago d’Idro, una distesa d’acqua che costeggiamo per la sua intera lunghezza di circa 11km. Mi colpisce questo paesino adagiato sulle sue rive: una piana perfetta circondata dai monti.
Subito dopo inizia la salita vera e propria per il Passo Crocedomini che si trova a 1.895m di altitudine: una salita discontinua, ma con strappi ben oltre il 10%.
La prima sosta la facciamo a Bagolino, un grazioso borgo medievale famoso per il suo carnevale e il formaggio Bagòss. Io sono già stanca, inizia a fare caldo e da lì ci mancano ancora circa 23 km. E siamo ancora a un terzo del giro. Cerco di non pensarci, in fondo il bello è arrivare in cima!
Ben presto i paesaggi cominciano a cambiare: un torrente, gli abeti, i prati verdi, le cime. Io mica me lo aspettavo che a 1h20 di treno e con una bella pedalata potessi ritrovarmi lì, che sembra di essere sulle Alpi.
La nostra seconda sosta è il rifugio in cima al Passo Crocedomini, dove ci fermiamo a mangiare. Non vedo l’ora di arrivare, ho proprio bisogno di una pausa: ma perché mi sembra di non essere mai abbastanza allenata? 🙂 Sarà questa tendenza a voler superare sempre i propri limiti.
La pausa ristoratrice è rigenerante: inoltre abbiamo già affronto la maggior parte del dislivello e ora ci aspetta la parte più bella: una strada sterrata che fa da raccordo con il Passo Maniva.
L’alternativa per raggiungere questo passo sarebbe scendere nuovamente a Bagolino e risalire da lì. Ma questo giro è così un grande classico che tutti lo percorrono in bici da corsa. Per me poi, che adoro i percorsi gravel, è praticamente un sogno.
La prima parte si presenta con tratti sconnessi e piuttosto in pendenza: il fatto che anche auto e moto passino da qui, può rendere le cose più difficoltose, ma per me è come pedalare in un sogno: la bellezza del paesaggio è impareggiabile.
Marcello mi racconta che ogni volta, sempre in quel punto il cielo è coperto: le chiama le nuvole del Maniva, perché coprono sempre cime e panorama. Ed effettivamente anche questa volta metà cielo è coperto da nuvoloni neri e minacciosi: fa quasi freddo e sembra possa venire a piovere da un momento all’altro, tanto che quando lui prova a rassicurarmi io non gli credo.. ma aveva ragione!!
Quando lo sterrato finisce sono quasi dispiaciuta: mi piace trovarmi totalmente immersa nella natura e uscirne è come rientrare nella civilità dopo essere scesa da un grande passo.
Adesso ci aspetta ancora un tratto di salita, direi piuttosto duro a guardare i tornanti inclinati. Ma sono gli ultimi km, poi più o meno ci aspettano 60km di discesa! Una pacchia.
In cima al Dosso dei Galli c’è una vecchia base Nato e degli inconfondibili radar che avevo avvistato già a distanza. Marcello nota alcuni ciclisti salire: di solito c’è un cancello che chiude il passaggio, ma oggi il cancello è aperto. Possiamo perderci questa occasione nonostante si prospetti un altro muro da scalare? Ovviamente no!
Ma gli ultimi km di salita sono ampiamente ripagati dal panorama a 360° sulle montagne lombarde. In fondo ci pare di avvistare persino l’Adamello innevato e dall’altro lato il lago di Garda. Praticamente un sogno!
E adesso, anche se sembra incredibile, discesa fino al Passo Maniva. I paesaggi più belli ormai ce li siamo lasciati alle spalle.
Percorriamo la Val Trompia sempre in leggera discesa e con un caldo vento contro, e concludiamo la nostra giornata.
Questi panorami, l’orizzonte montuoso, le strade che si snodano sui prati verdi, il cielo, le nuvole, la fatica: resteranno fra i ricordi di questa pedalata, sono felice di aver pedalato sulle salite più belle della Lombardia.
Se passate dal Bresciano non potete assolutamente perdervelo!
E adesso qualche dettaglio tecnico:
Passo del Crocedomini (1.892m)
Dosso dei Galli (2.188m)
Passo Maniva (1.644mm)