Le Alpi in bici

Il mio primo viaggio in solitaria, il mio primo viaggio lungo in bici.
24 giorni, 1.830 km per 24.864 m di dislivello e 16 passi scalati.
Un viaggio di fatica, emozioni e paesaggi mozzafiato.

Attraversare tutto l’arco alpino in bici

Attraversare le Alpi in bici è un sogno di molti appassionati. Ed è comprensibile, i paesaggi che si ammirano a certe altitudini sono incredibili, forse fra i più belli fra tutti paesi che ho attraversato.

Col du Galibier

Ad alcuni può sembrare un’impresa difficile, ma se ce l’ho fatta io con poco allenamento e con una bici più che carica, direi possono riuscirci anche molti altri.

Prepararsi

Per organizzare questo viaggio ci ho impiegato due settimane!

Dovevo:

  • Trovare l’attrezzatura
  • Disegnare l’itinerario

Per quanto riguarda l’attrezzatura a quei tempi avevo solo le borse e un materassino. Mio fratello e svariati amici mi hanno prestato tutto il resto: sacco a pelo, tenda, cose per cucinare! Una vera fortuna!

Per l’itinerario invece avevo trovato in rete il libro perfetto per me: La traversata delle Alpi in bicicletta di Alessandro De Bertolini. Purtroppo però non sarebbe arrivato in tempo per la mia partenza e così avevo contattato direttamente Alessandro per farmi dare preziosissimi consigli! E poi avevo trovato anche un blog dove c’era un percorso che faceva al caso mio.

Da quel blog avevo preso spunto per creare le tracce da caricare sul mio GPS; disegnai solo quelle della prima settimana perché non sapevo se mi sarebbe piaciuto e inoltre mi riusciva difficilissimo programmare qualcosa di più lungo.

Mio fratello che già dei viaggi li aveva fatti mi diceva di fare un itinerario a grandi linee, perché magari avrei avuto degli imprevisti e quindi dei giorni avrei dovuto dormire in posti diversi da quelli preventivati: questa cosa mi terrorizzava. Come potevo partire senza sapere dove avrei dovuto dormire ogni notte? Strada facendo ho imparato anche questo!

La prima cena in campeggio
La prima cena in campeggio: dei ragazzi mi prestarono il fornello per cucinare
E l’allenamento?

Pensando razionalmente non avevo l’allenamento adeguato per questo tipo di viaggio. Le montagne più alte che avevo scalato fino ad allora erano state il Passo San Marco e l’Etna e non arrivavano ai 2.000m. Ma sopratutto uscivo in bici solo un giorno alla settimana. Il giorno dopo ero troppo stanca per pedalare ancora. Ma qualcuno mi aveva detto: ti allenerai strada facendo.

Non c’è cosa più vera! I primi giorni durante un viaggio sono sempre i più difficili, poi il corpo inizia ad abituarsi. E svegliarsi al mattino, smontare la tenda e partire diventa un’abitudine! Ho avuto dei momenti di difficoltà e l’ultima settimana ero stanchissima. Vi racconterò anche di questo.

Per ora vi lascio con alcuni numeri. Un po’ alla volta caricherò i dettagli delle tappe e le varie avventure.

Vuoi saperne di più?

Se vuoi consigli sull’itinerario o su come prepararti a questo tipo di viaggio o se semplicemente ti chiedi come cavolo possa aver fatto ad affrontare tutto questo viaggio, scrivimi, sarò felicissima di rispondere ad ogni tua curiosità!