Racconti di viaggio

Il bello del viaggio

Agosto 2019, Pirenei.
Arrivo in cima al Col du Menté, terza e ultima salita del giorno. Sono stanca ma felice. Vado a riempire la mia borraccia alla fontana e poi mi dirigo verso il classico cartello con il nome del passo. C’é un ciclista fermo, gli chiedo di scattarmi una foto. Iniziamo a parlare: è francese, si chiama Ludovic. Lo incuriosisco e ci scambiamo i contatti. Qualche giorno dopo mi scrive che lo avevo molto colpito. Da tempo pensava di fare un viaggio in solitaria in bici, ma aveva mille dubbi e timori. Quando ha visto me, sola e cosí carica, il sogno del suo viaggio é diventato piú reale.

Agosto 2019 – Col de Ménte – Foto scattata da Ludovic

Abbiamo continuato a sentirci le settimane successive, mi ha fatto domande sui miei viaggi, su come ci si prepara, cosa portare, come si affrontano le difficoltà. Ci siamo raccontati un po’ di noi, così come si fa quando si conosce una persona nuova con la quale si hanno degli interessi in comune.
Quando mi sono trasferita a Barcellona ho pensato che sarebbe stato bello reincontrarsi e dare un’immagine più concreta a quell’amicizia nata per caso da un fortuito incontro.
Ho sempre cercato di fare così, di ritrovare e restare in contatto con le persone incrociate lungo la mia strada. Che sia stato per pochi minuti, alcune ore o qualche giorno, questi incontri hanno avuto sempre un qualcosa di magico, tanto che in alcuni casi sono nate delle vere proprie amicizie e che spero resteranno con me per sempre.
Ed è forse proprio questo il bello del viaggio?

Ma torniamo a noi. Ludovic è un grande amante della natura e delle escursioni e io un’insaziabile esploratrice di posti nuovi: gli avevo parlato del Montseny (in catalano Montsegn), uno dei posti più belli della provincia di Barcellona e lui mi suggerisce di trovarci alla stazione di Vic per visitare prima Tavertet. Bene, il piano mi sembra ottimo!

Perché Tavertet?
Tarvetet è un comune di circa 140 abitanti che gode di un incredibile vista sul Pantano de Sau e i suoi canyon. Questo borgo è veramente grazioso e da lì parte un sentiero di circa 3km: il panorama inaspettato. Mi affascinando un sacco le forme di queste montagne senza cima, così diverse da tutti i passi scalati nei miei viaggi.
In lontananza i Pirenei innevati e un pizzico di nostalgia.


Per la notte ci fermiamo a dormire in un’area campeggio gratuita, dotata persino di bagni e corrente. Avevo scoperto per la prima in Australia dell’esistenza di questi aree gratuite, e le avevo ritrovate poi in Nuova Zelanda, dove però nella maggior parte dei casi era vietato campeggiare con la tenda. Non mi aspettavo di trovarne in Europa, sopratutto di così attrezzate. E invece…

La mattina dopo andiamo a vedere da vicino il Pantano de Sau, il lago che avevamo visto il giorno prima dall’alto. Questo lago è di origine artificiale e fu inaugurato nel 1962, con una diga costruita sul río Ter e che purtroppo ha richiesto la sommersione di un paese, San Román de Sau, del quale resta visibile solo il campanile. La mia memoria mi riporta al mio viaggio sulle Alpi, quando prima di lasciare il campeggio avevo preso la bici e raggiunto il lago di Resia, per vedere il campanile.
Bene, ora siamo pronti per andare al Montseny.

Novembre 2019 – Il campanile sommerso di San Román de Sau

Una strada si sinuosa ci condice verso la meta finale. Il paesaggio cambia totalmente: alle nostre spalle i canyon, di fronte a noi un massiccio solitario con la cima innevata.

Il Montseny è patrimonio dell’Unesco, le sue cime arrivano a circa 1700m e la sua caratteristica principale è quello di ospitare una vegetazione vastissima in base al versante. Quello in cui ci troviamo noi ci offre tutti i colori dell’autunno, che mi mancavano tantissimo. I miei occhi brillano di gratitudine.

Questo luogo sembra il paradiso del trekking e della bici, e mi riprometto che ci tornerò presto.
Iniziamo la nostra passeggiata in poco più di un’ora di cammino ci troviamo coi piedi nella neve. Sono felice come un bimbo. Passare da una città mediterranea, all’autunno e poi all’inverno innevato. Quanta magia può riservarci un viaggio?

Ormai il sole sta per tramontare e per me è arrivato il momento di tornare indietro; Ludovic mi riporta alla stazione di Vic. Abbiamo trascorso meno di due giorni insieme, ma sembra sia passato molto più tempo, per le innumerevoli cose viste e così diverse fra loro e per i nostri racconti. Sembra quasi di conoscerci da sempre: il bello del viaggio.

Novembre 2019 – Veduta Montseny

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